Diamo ufficialmente via al secondo giorno di itinerario alla scoperta delle bellezze romane in monopattino elettrico! Se ancora non l’hai fatto, leggi la prima parte dell’articolo Weekend a Roma in monopattino elettrico | Primo giorno in cui spieghiamo come scegliere il monopattino migliore per visitare Roma in un weekend e raccontiamo la prima parte del percorso.
Piazza San Pietro
L’itinerario del secondo giorno parte fuori dalla stazione della Metro Ottaviano, la più comoda per raggiungere il Vaticano. Eccoci a Piazza San Pietro con la Basilica e il suo colonnato a forma di ellissi famoso in tutto il mondo. Non tutti sanno che posizionandosi sopra una particolare mattonella posta tra i sampietrini della piazza, un effetto ottico fa sembrare che tutte le quattro file di colonne convergano in una sola.
Ci avviciniamo alla sponda del Tevere e percorriamo Lungotevere Sassio fino a scorgere Castel Sant’Angelo, il Mausoleo Adriano. Qui attraversiamo il ponte e proseguiamo fino ad arrivare a Piazza Navona.
Piazza Navona e le sue fontane
Eccoci arrivati in una delle piazze più famose di Roma e, oserei dire, anche d’Italia.
Un tempo Piazza Navona era una delle location preferite dai romani per organizzare feste popolari, corse e giostre. La leggenda racconta che nelle caldi weekend estivi venisse addirittura allagata (un tempo era più profonda) come fosse una piscina per offrire fresco e divertimento.
Ma torniamo ai giorni nostri per scoprire qualcosa in più sulle tre fontane che ornano la piazza: al centro, riconoscerete subito la Fontana dei Quattro Fiumi, opera del Bernini, dunque ai lati la Fontana del Moro che rappresenta un Etiope che lotta con un delfino e la cosiddetta Fontana de’ Calderari, conosciuta anche come la Fontana del Nettuno, entrambe opere di Giacomo della Porta.
Al mercato di Campo De’ Fiori
Questa zona si chiama così perché un tempo la piazza centrale era un vero e proprio prato fiorito con tanto di orti coltivati. Oggi la piazza mantiene il suo fascino e dal lunedì al sabato, dalle ore 7 alle 14.30, potrete perdervi tra le bancarelle di frutta e verdura e quelle di antiquariato.
Una carbonara a Trastevere
Come si dice qua a Roma “ S’è fatta na certa, è ora de magnà” . Allora riprendiamo i nostri monopattini per raggiungere Trastevere, uno dei quartieri più bohémien della Capitale. Per farlo passiamo sopra Ponte Sisto e arriviamo a Piazza Trilussa, punto di ritrovo per poi mettersi alla ricerca di piatto di pasta per ricaricare le energie.
Non si può dire che a Trastevere manchino ristoranti e trattorie, infatti girando tra i piccoli vicoli vi accompagnerà un ottimo profumino.
Dedicheremo presto un intero articolo al consigliarvi dove mangiare a Trastevere perché l’argomento merita di essere approfondito adeguatamente 😉 Nel frattempo mi raccomando diffidate da chi propone menù turistici per attrarre stranieri, meglio girare alla larga.
Attraverso l’Isola Tiberina per raggiungere il Quartiere Ebraico
A pancia piena, è risaputo, si ragiona meglio, e allora ripartiamo direzione Isola Tiberina. La sua particolarità è proprio il fatto che sorge nel mezzo del fiume Tevere ed è collegata alla città tramite due ponti: Ponte Cestio e Ponte Fabricio.
Quando arriviamo alla sponda opposta del Tevere, ci troviamo nel ghetto Ebraico, uno dei più antichi del mondo. Qui potrete visitare la Sinagoga e il museo ebraico.
Durante la seconda guerra mondiale questo ghetto fu teatro di una delle pagine più vergognose della storia della città: qua furono radunati oltre mille ebrei, strappati alle loro case e deportati tutti ad Auschwitz. Di questi pochissimi fecero ritorno.
Il portico d’Ottavia e la Fontana delle Tartarughe
Uno dei monumenti più interessanti della zona poi è il Portico D’Ottavia, se guardate bene sulla sinistra c’è un piccolo passaggio che ci porterà alla Fontana delle Tartarughe, meno conosciuta di altri monumenti ma davvero bella.
Legata a questa fontana una romantica leggenda: il duca Mattei, decise di far costruire nell’arco di una sola notte la fontana davanti alla casa della sua amata, per dimostrare al padre di questa, quanto fosse potente contrariamente a quanto questi ritenesse. Fu poi completata da altri scultori ( i fanciulli da Taddeo Landini e le tartarughe dal Bernini).
Ultima tappa del nostro itinerario: eccoci al Pantheon
Non potete lasciare Roma senza prima vedere il Pantheon, uno degli esempi di architettura monumentale romana meglio conservati. Rimarrete subito affascinati dalla sua imponenza e armonia. Una curiosità? Nel giorno della Pentecoste, tutti gli anni, una pioggia di petali di rosa cala dall’alto all’interno del Pantheon al termine della celebrazione del Corpus Domini.
Link utili per organizzare il vostro viaggio a Roma
- Per approfondire la storia e le caratteristiche dei monumenti di cui vi ho parlato potete consultare il sito del Turismo di Roma.
- Per avere informazioni su prezzi e orari per salire sulle terrazze dell’Altare della Patria potete visitare il sito ufficiale.
- Per la visita al Colosseo e ai fori imperiali invece, potete consultare il sito del Colosseo.