Durante la progettazione di un viaggio, la prima cosa sulla quale mi informo sono i piatti tipici. Aereo ancora da prenotare, hotel da scegliere ma io mi perdo a cercare foto di street food tra i post su Instragram o ristoranti invitanti su Tripadvisor. Questo perché, mi piace immaginare, già prima della partenza, odori e sapori di un posto lontano…pensare, attraverso la cucina, di conoscere qualcosa in più sulla cultura e sulle abitudini degli abitanti di una città ancora prima di visitarla.

Ed è accaduto anche prima di partire per il il nostro Viaggio on the road alla scoperta di Spagna e Portogallo durante il quale ho avuto modo di assaggiare tantissimi piatti diversi. In questo articolo vi vorrei raccontare in particolare tutti quelli che abbiamo assaggiato durante le tappe portoghesi a Lisbona e Porto. 

Entrambe le città si trovano in una posizione davvero privilegiata, si affacciano sull’Oceano Atlantico, dove si pesca dell’ottimo pesce e vengono fornite dalle campagne dell’entroterra di formaggi, salumi e buonissima carne. La cucina portoghese è caratterizzata dalla storia del paese fatta di incontri con culture e tradizioni diverse.

Vi faccio un rapido esempio dei piatti tipici che abbiamo avuto modo di assaggiare:

– Sardinhas e salmao no prato ( ovvero alla piastra)

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Grazie al consiglio di un amico che vive da qualche hanno a Lisbona, abbiamo scoperto un ristorantino tipico, fuori dalla zona turistica ma comodo da raggiungere a piedi a partire da Rossio, la piazza centrale. 

A la Floresta de Santana si mangia pesce fresco cotto alla piastra accompagnato da un ottimo contorno di patate e insalata, ovviamente il tutto abbinato a un buon vino Verdhe della casa. Noi abbiamo deciso di assaggiare le sardine, pesce simbolo della zona, e il salmone, ma la scelta è molto ampia: a seconda del pescato del giorno potete trovare merluzzo, seppie, branzini o orate!

Si può scegliere se mangiare all’interno di questo locale arredato in modo rustico oppure all’esterno, nella fresca terrazza. I camerieri non parlano inglese molto bene ma diciamo che con qualche parola di spagnolo e qualche gesto siamo riusciti a farci capire! 

Il rapporto qualità/prezzo è davvero ottimo, abbiamo pagato circa 25€ in 2 vi assicuro che alla fine eravamo sazi!

– Salumi e formaggi locali

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Per festeggiare il nostro primo anniversario abbiamo cercato su The Fork, un posto intimo e un pò ricercato per una serata elegante.
Dopo infinite ricerche abbiamo scelto il Loucus de Lisboa e non ha deluso le nostre aspettative! Questo ristorantino si trova al primo piano di un palazzo d’epoca situato nel Barrio Alto, ma lontano dal chiasso e dal rumore dei locali.

Appena siamo entrati siamo stati catapultati in un epoca passata e l’atmosfera era davvero romantica. Si cena a lume di candela tra un tavolo ricavato da una macchina da cucire, specchi rinascimentali alle pareti e sedie tutte diverse tra loro.

Per fortuna avevamo prenotato, perché i tavoli non sono molti e avremmo rischiato di non trovare posto.
Il menù, molto semplice presenta piatti tipici e prodotti locali.
Noi abbiamo optato per un tagliere di salumi misti e formaggi, davvero ottimi. Il cameriere, simpatico ma non invadente, ci ha consigliato un buon vino da abbinare!
Abbiamo passato una serata speciale e grazie allo sconto del 30% di The Fork non abbiamo speso neanche tanto. 

-Pasteis de Bacalhau

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I Pasteis de Bacalhau sono delle crocchette di merluzzo e patate, con un cuore di formaggio filante che si scioglie in bocca. Sono lo street food più diffuso per le strade della città e infatti, si possono trovare praticamente ovunque e a qualsiasi orario anche se io vi consiglio di assaggiarli come aperitivo, prima di cena, accompagnati da un buon bicchiere di Vinho Verde. 

Sono piuttosto economici, infatti costano indicativamente due/tre euro a seconda della grandezza. Lungo la Rua Augusta, la strada centrale pedonale che taglia in due la Baixa di Lisbona, c’è addirittura un laboratorio dedicato, La casa portougesa del Pastel de Bacalhau, che produce per l’appunto solo Pasteis. La cucina è a vista, quindi si può sbirciare mentre i cuochi preparano questa prelibatezza. Non si può andare via da Lisbona senza averne assaggiato almeno uno!

-Pasteis de Nata

I pasteis de nata sono invece un dolce pasticcino formato da una sfoglia croccante e ricoperti di crema pasticcera molto delicata.
La leggenda narra che i primi a sfornare questi dolci siano stati i monaci del monastero di Belèm, il quartiere di Lisbona famoso per l’omonima torre e il Monumento alla scoperta.
Oggi si dice che sia la Pasteleria de Belem, nei pressi del monastero,l’unica a custodire la ricetta originale sin dal 1837.
Verità o leggenda? Non si sa, ma quel che è certo che una volta assaggiati, per colazione o merenda, accompagnati da un buon caffè, non riuscirete a smettere di mangiarne!

-Gjinjia

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La Gnjinjia è un liquore all’amarena molto dolce, che in molti posti viene servito in bicchierini di cioccolato. Noi lo abbiamo provato a Sintra, un paesino poco fuori da Lisbona arroccato sulle montagne, ma potrete trovarlo in qualunque bar o ristorante della zona. 

Anche questa storia è ambientata in un monastero, si dice infatti che fu un frate benedettino a Obidos ( la O va accentata),un borgo medievale dove crescono delle buonissime amarene, a creare per primo la Gnjinjia, con lo scopo di utilizzarla come rimedio medico.
Il liquore però fu così buono che venne richiesto da tutti gli abitanti della zona come digestivo! E’ un’ottima idea come souvenir da portare a casa e fare assaggiare ad amici e parenti; si trovano le confezioni con inclusi anche i bicchierini di cioccolato.

-Francesinha

La Franchesinha è il toast più calorico che mai assaggerete nella vostra vita e lo potrete trovare solo tra le vie di Porto!
Sopra una base di pane si alternano strati di prosciutto, wurstel, carne di vitello e formaggio fuso. La seconda fetta a “chiudere” ed ecco un bell’uovo fritto per rimanere sul leggero.
Il tutto viene circondato da alcune manciate di patatine fritte ( rigorosamente non surgelate) e letteralmente annegato in un lago di salsa a base di birra e porto.

Personalmente (non amando particolarmente le pietanze brodose) se dovessi tornare a porto, chiederei di farmela servire con la salsa a parte in modo da usarne una quantità più modica ed evitare l’effetto pane bagnato che non mi è piaciuto molto. 

-Il Porto

Il famoso vino liquoroso prodotto nella valle del Douro, grazie ad una ridotta fermentazione e a procedimenti agricoli mirati assume un sapore dolce e liquoroso, caratteristiche che poi vanno a delinearne i principali tipi: Bianco, Ruby e Tawny.

Il Porto Bianco e quello Ruby vengono fatti invecchiare in botti molto grandi, cosa che gli permette di mantenere le caratteristiche dell’uva abbastanza intatte, per cui il primo assume un sapore molto dolce e un colore chiaro, mentre il secondo un colore rosso intenso e, quando lo si assaggia, si sente in bocca tutto il suo sapore fruttato.

Il Tawny a differenza dei primi due, dopo pochi anni di invecchiamento in botti grandi viene travasato in botti più piccole, cosa che gli permette di accelerare il processo; col passare del tempo schiarisce perdendo l’intensità del colore, tipico del Ruby, e trasformando il sapore fruttato fresco in uno più secco e mandorlato.

Dalle principali tipologie di Porto ne discendono poi altre che vanno a distinguersi secondo tempi e metodologie di invecchiamento, dando vita a vini liquorosi decisamente pregiati. Ci hanno consigliato di assaggiare vini prodotti in cantine gestite da famiglie portoghesi, il nostro preferito? Sicuramente il Ferreira Ruby.

Un consiglio: organizzatevi per fare un tour delle cantine con degustazione!
Noi non siamo riusciti causa mancanza di tempo ma abbiamo intenzione di programmarlo per la prossima volta che torneremo a Porto!

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